Il menù è pronto. I piatti scelti alla perfezione con cura e attenzione. La tavola apparecchiata seguendo tutte le regole del bon ton. Poi arriva lui. Quell’attimo che rende la cena in una fonte inesauribile di stress. Il momento della scelta del vino!
L’abbinamento tra cibo e vino segna il confine tra una cena perfetta e una rovinata per sempre.
Ma come scegliere il vino che meglio si abbina ad un determinato piatto?
Tra teorie più o meno scientifiche è facile perdere l’orientamento. Ed è per questo motivo che assieme ai nostri sommelier abbiano stilato una serie di regole semplici e facilmente applicabili per permetterti di fare sempre bella figura.
Partiamo da una considerazione: la tecnica più semplice, ma quella meno scientifica, prevede l’abbinamento tra cibo e vino scelto in base a quello che più piace. E’ una tecnica perfetta ma si basa sul solo gusto personale. E si sa, non sempre quello che piace a una persona piace a tutti!
ABBINA IN BASE AL TERRITORIO!
Tra le tecniche più semplici ma di sicuro successo c’è quella di abbinare il cibo con il vino in base alla territorialità e quindi prediligere cibi e piatti che provengono dalla stessa area geografica. Il perché è presto detto: i cibi, al pari dei vini, sono radicati nel proprio territorio di appartenenza da tantissimi secoli nel corso dei quali gli uomini hanno sviluppato tecniche di coltivazione e produzioni simili che rendono questi abbinamenti dei veri e propri matrimoni d’amore. Il consiglio, quindi, quando si è in viaggio o si visitano dei territori nuovi è quello di provare assieme vini e cibi dello stesso territorio in maniera da ampliare anche le proprie conoscenze!
SEGUI LA REGOLA DEL COLORE!
Si tratta di una tecnica che ha fondamenti più o meno scientifici perché affonda le proprie radici sulla struttura del cibo e quella del vino. In base a questa tecnica, quindi, potremo abbinare i vini bianchi, che sono quelli più delicati e con meno struttura a cibi altrettanto delicati come pesci, carni bianche, o primi con verdure. Mano a mano che cambia il colore del cibo andrà a cambiare anche quello del vino. Di fronte a cibi a base di pesce più strutturato, con basi rosse come le zuppe o i brodetti potremo scegliere anche vini rosati mentre con delle carni rosse importanti prediligeremo rossi con la stessa struttura e lo stesso corpo del piatto.
FAI COME I VERI SOMMELIER!
Se le prime due tecniche possono essere facilmente seguite dai più, i sommelier si basano su tecniche che hanno dei veri fondamenti scientifici e sulle caratteristiche di cibo e vino. Ecco, quindi, che si effettueranno degli abbinamenti per contrasto o per concordanza.
Nel caso degli abbinamenti per contrasto, come dire il termine stesso, andremo a contrastare e contrapporre le caratteristiche del cibo a quello del vino. Con cibi caratterizzati dalla grassezza come formaggi e salumi grassi andremo ad abbinare, per contrapposizione, un vino con elementi di freschezza e di acidità che aiuti a ripulire la bocca dalla pastosità del cibo come i vini bianchi. Nel caso, invece, di cibi succulenti, che stimolano la produzione di succhi e liquidi in bocca al momento della masticazione come formaggi stagionati e carni importanti, andremo a contrapporre dei vini che vanno ad asciugare questa sensazione di succulenza e quindi vini rossi con una gradazione alcolica importante e la presenza dei tannini che provano la sensazione di astringenza asciugando la bocca. Il metodo della concordanza, al contrario si applica ai cibi profumati o ai dolci che presentano una grande quantità di residui dolci perché dobbiamo trovare l’armonia tra il cibo ed il vino.
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