
Tempo di primavera e tempo di nuovi abbinamenti tra il vino e il cibo. Sperimentazioni che “cambiano colore”, abbracciano tonalità più leggere e profumi più delicati.

La sua tecnica di produzione è diversa dai bianchi e dai rossi perché le uve vengono lasciate a macerare per meno ore
E allora, appassionati del vino, è giunto il momento di conoscere le caratteristiche di uno dei vini del periodo: il rosato. La storia del vino rosato è relativamente recente a differenza del vino bianco e di quello rosso. Nasce durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, ad opera dell’azienda Leone De Castris in Italia per essere poi esportato negli Stati Uniti.
COME SI OTTIENE UN VINO ROSATO
Il procedimento per ottenere un vino rosato è diverso da quello che si utilizza per i bianchi e i rossi perché viene ottenuto da uve a bacca rossa che, però, vengono vinificate in bianco e si lasciano per una breve macerazione, di solito da 2 ad un massimo di 36 ore in maniera che le bucce cedano parte del loro colore al mosto fino a quando si ottiene il colore desiderato. Si procede poi con la svinatura per separare la parte liquida da quella solida.
CARATTERISTICHE E ABBINAMENTI CON IL CIBO

Va servito fresco ma non ghiacciato ed è ottimo con gli abbinamenti di pesce e antipasti
I rosati possono distinguersi in tre tipologie: rosa tenute dal colore molto delicato, che ricorda i fiori di pesco ottenuto da una brevissima macerazione di uve rosse, generalmente 2/3 ore; rosa cerasuolo che deve il suo nome alla cerasa, quindi alla ciliegia. È un colore più intenso del precedente, che prevede un periodo di macerazione più lungo, circa 6-10 ore. E infine il rosa chiaretto che si avvicina moltissimo al rosso rubino e chiaramente esige macerazioni più lunghe, circa 10-24 ore.
Il rosato va servito fresco, ma assolutamente non ghiacciato. La temperatura ideale si attesta intorno 10-12°, come per il vino bianco. Il suo grado alcolico è solitamente compreso tra 12,5% e 13,5%. Il gusto del vino rosato è molto morbido, dato dalla breve macerazione delle bucce e quindi dalla presenza di pochi tannini. Il profumo è molto delicato e ricorda quello delle ciliegie, delle fragole e in generale della frutta fresca.
Dà il meglio di sé negli abbinamenti come aperitivo, negli antipasti di pesce, ma si sposa perfettamente anche con pietanze ricche ma delicate come i risotti o le carni bianchi e salumi.
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